Sono passati tanti anni da quando Instagram è arrivato in Italia. Ai tempi lavoravo ancora in azienda come responsabile marketing e ricordo ancora la riunione in cui presentai la proposta di implementare la piattaforma nel piano di comunicazione del brand che seguivo.
Di certo non immaginavo il profondo impatto che questo social avrebbe avuto sulla nostra cultura e la frequenza con cui l’avrei usato nella mia vita quotidiana.
Aprire un nuovo account Instagram
Quando a metà del 2019 ho avviato la mia attività La Consulente del Personal Branding ®, ho deciso di aprire un nuovo account, separato da quello personale, con l’obiettivo di far conoscere il mio lavoro e promuovere le mie conoscenze in materia di personal branding.
Insomma volevo fare le cose per bene, in maniera professionale.
Dopo pochi mesi quell’account è diventato, insieme a Linkedin, una delle mie fonti di reddito. Un canale grazie al quale riempivo la prima “classe” di partecipanti per il mio corso in Strategia Personal Branding. Ma allo stesso tempo era anche il modo in cui trovavo nuovi clienti e raccontavo alle persone i diversi servizi che offrivo.
Cosa potrebbe non funzionare
Tutto quello che ti ho appena raccontato ha funzionato, per un po’…
Fino a quando ho iniziato a sentire un strano brusio. Una fastidiosa sensazione in fondo alla mia testa che mi diceva di dover andare oltre il racconto business. Notavo che ogni volta che mi capitava qualcosa di bello o meritevole di essere raccontato, lo facevo attraverso l’account personale. C’era un lato più profondo che voleva esprimersi.
Oltra l’aspetto puramente lavorativo c’era il desiderio di trasmettere esperienze, aspetti della vita da libero professionista, le paure, gli ostacoli, i traguardi ma anche semplicemente condividere ciò che accadeva nel quotidiano. Non parlando poi delle energie, tempo e difficoltà che dovevo mettere nella gestione di due account separati.
Ho fatto un passo indietro. Ho capito che se volevo trasmettere il valore del mio brand non potevo avere una narrazione che separasse aspetti professionali da quelli personali (sempre nei limiti e con buon senso). Così il secondo account è stato chiuso e ho ripreso in mano quello personale, trasformandolo in account business.
A distanza di 3 anni posso dirti che optare per un unico profilo è stata la scelta migliore per la gestione del mio personal branding su un social network come Instagram. Ma questo è quello che ha funzionato per me. Non è un oracolo. Il mio obiettivo è aiutarti a valutare i diversi fattori per fare la scelta più idonea la tua comunicazione affinché sia coerente, efficace e sostenibile nel tempo.
Come valutare l’apertura di due account separati
Svantaggi e vantaggi
Gestire un account è impegnativo e, quando se ne hanno due, il livello di difficoltà aumenta notevolmente. Diventa ancora più complesso mantenere la coerenza nel messaggio che vogliamo diffondere e la consapevolezza di brand che stiamo cercando di creare.
Uno dei problemi principali quando si opta per 2 account separati è il senso di frammentazione che viene a crearsi. Ti ritrovi a dover decidere costantemente cosa pubblicare e dove pubblicarlo, provando un senso di incertezza e spaesamento (proprio come è successo a me).
Tu sei confuso, il tuo messaggio è confuso, il tuo pubblico si confonde e non sa più quale account seguire. La conseguenza, perdita di engagement e di potenziali follower…per non parlare del senso di frustrazione.
Ma non è detto che vada sempre così! Alcune persone si sentono limitate ad utilizzare il proprio account personale per gestire la propria attività, per cui magari, è stata studiata un’identità di brand.
In questo caso il vantaggio di creare due account separati è quello di lasciare che a quello business venga assegnato il compito di creare awareness del brand trattato, mentre all’account personale di creare una connessione diretta con il proprio pubblico.
Questa scelta consente al pubblico di scoprire un’attività in due modi diversi, sfruttando l’interesse verso la persona che vi è dietro un progetto imprenditoriale.
La creazione di confini
Ora mettiamo che tu sia il founder di una Startup. In questo caso è bene tenere a mente, che tu e la tua nuova impresa siete due entità ben separate.
La creazione di una chiara distinzione tra il tuo brand personale e la tua attività farà beneficiare di una maggiore flessibilità in futuro…Non è detto che lancerai una sola startup in tutta la tua carriera professionale.
E proprio per questo motivo, quando deciderai di esplorare un nuovo settore o avviare una nuova impresa, avere un brand personale incentrato su di te come individuo piuttosto che sulla tua attività, permetterà di effettuare transizioni importanti senza perdere pubblico, clienti e credibilità imprenditoriale.
Il motivo per cui le persone seguono il tuo account personale sei proprio tu, punto focale che trascende i settori, i ruoli, le categorie o le nicchie specifiche perché si basa su chi sei.
Conclusione
Arrivati a questo punto, non c’è una strada giusta o sbagliata da seguire se non comprendere pienamente le ragioni per cui utilizziamo e scegliamo di investire nei social media.
Ma se parliamo di Personal Branding ricorda: abbiamo un solo nome. Una sola faccia. Una sola reputazione. Un solo brand personale da difendere. Quindi, procedi con calma, munisciti di pazienza e fai del tuo meglio per fare la scelta migliore affinché il tuo brand abbia successo.