Alcuni giorni fa ho ricevuto un messaggio su Instagram da un collega freelance “Vale, meglio utilizzare il proprio nome o uno pseudonimo?”. Questa si che è un bella domanda!
Partiamo da un assunto: indipendentemente dal tipo di attività freelance che intendiamo svolgere, dal consulente personal branding all’esperto in contabilità, questa è una questione a cui dobbiamo far fronte se abbiamo intenzione di lanciare un nostro business.
Sappi che entrambe le strade possono funzionare e la scelta di quella giusta per te dipende da una serie di fattori personali. Vediamo insieme!
Quando valutare lo pseudonimo
Okay, mettiamo il caso che tu voglia optare per un nickname. Oltre ad affrontare un accurato processo di progettazione, dovrai mettere in conto che questa scelta creerà una iniziale distanza tra te ed il tuo pubblico.
Avrai sicuramente delle valide motivazioni ma, oggettivamente, perchè dovresti valutare uno pseudonimo?
- Il tuo nome è troppo lungo?
- Hai un nome troppo complesso da ricordare e/o pronunciare?
- Hai un nome e cognome decisamente comune (Mario Rossi) che faticherebbe a distinguersi?
- Il tuo nome è molto simile a quello di un competitor/esperto nel tuo settore di riferimento?
Ecco, se rientri in una di queste 4 diverse situazioni, diciamo che adottare un nickname potrebbe risolvere sicuramente il problema.
Come creare uno pseudonimo
Sei fermamente deciso che per lanciare il tuo personal brand serva uno pseudonimo. Per le 4 situazioni che ti ho riportato qualche riga sopra, prima di lanciarti in qualsiasi “azione creativa”, esamina con cura i nomi dei tuoi concorrenti. Osserva il loro posizionamento, se anche loro sono ricorsi ad uno pseudonimo e come lo stanno veicolando.
Ricorda che il nickname che sceglierai dovrà essere facile da ricordare e, soprattutto, non dovrà esser stato già scelto oregistrato da altri. Ma cosa fondamentale tieni ben presente che stai lavorando per il tuo business: accompagna sempre il tuo pseudonimo al tuo nome (se troppo lungo abbrevialo) e cognome. Questa scelta, spesso sottovalutata, eviterà di:
- Creare distanza tra te ed i tuoi potenziali clienti,
- Non essere riconoscibile,
- Essere ritenuto un profilo falso (rischio letale sui social)
Nome Personale
Non girerò tanto attorno alla questione e ti dirò la mia al riguardo. Salvo rarissime eccezioni il consiglio che dò ai liberi professionisti, all’interno di una strategia personal branding, è di utilizzare sempre il propio nome e cognome. E la motivazione è molto semplice: in questo modo sei tu a presentarti come individuo, garantendo il mantenimento del focus su te stesso.
Dal mio punto di vista credo non ci sia nulla di più professionale, riconoscibile ed autorevole di una persona che sa presentarsi con chiarezza e determinazione utilizzando, anche con un pizzico di orgoglio, il proprio nome e cognome.
Blog, canali social e tutti gli strumenti utili al posizionamento della tua immagine professionale propenderanno verso un unico e reale obiettivo: associare un nome e cognome (il tuo) alla figura di un professionista competente (la tua).