Ebbene si, fare l’analisi dei propri competitor sembra essere una delle lacune più frequenti tra le aziende ed i liberi professionisti. Si è talmente presi a mettere in campo delle tattiche che, capire chi c’è là fuori, viene talvolta tralasciato.
Invece, conoscere cosa fanno e dicono gli altri, è cruciale per il tuo brand come per l’azienda in cui lavori.
Bada bene, fare un benchmark dei concorrenti non vuol dire compiarli ma comprenderli a fondo per poter offrire qualcosa di completamente diverso. Il vantaggio strategico che si nasconde dietro la realizzazione di tale analisi è avere un quadro più chiaro del mercato in modo da poterti differenziare ed evitare, per tempo, fallimenti già realizzati da altri.
Tipologie di concorrenti
Esistono beno 5 tipi di concorrenti: diretti, potenziali, indiretti, futuri ed alternativi.
I diretti
Sono concorrenti che si contendono direttamente i tuoi clienti. Esempio: Se hai un corso online sulla fiducia, la tua concorrenza sarà costituita da altri esperti che hanno corsi sul medesimo argomento.
I potenziali
Sono quei concorrenti che fanno la stessa cosa che fai tu e si rivolgono agli stessi tipi di clienti, ma non stanno vendendo nella tua area di mercato e non è probabile che lo facciano. Potrebbero diventare tuoi concorrenti se decidessero di entrare, ma non hanno ancora le capacità necessarie per farlo o hanno scelto di ignorare il tuo mercato. Ti consiglio di tenerli sott’occhio.
Gli indiretti
Sono quei professionisti o realtà imprenditoriali che si trovano nella tua stessa categoria, ma vendono prodotti e servizi diversi dai tuoi. Esempio: pittore strettamente industriale e pittore specializzato nel residenziale. Tu ed il tuo concorrente fate cose simili, ma il mercato di destinazione tra voi due è diverso.
I futuri
Sono come i concorrenti potenziali, ma sono molto più pronti e probabili ad entrare nel tuo mercato. Ti consiglio di pensare a loro come una via di mezzo tra la concorrenza potenziale e quella diretta.
Gli alternativi
Sono i competitor che forniscono un’alternativa ai servizi che offri, risolvendo le stesse problematiche. Se c’è più di un modo per risolvere i problemi che risolvi con la tua attività, potresti avere un concorrente sostitutivo. Ad esempio, riprendendo il nostro pittore residenziale, il competitor alterantivo potrebbe essere qualsiasi negozio di fai da te che vende forniture per la pittura.
Tutti questi concorrenti hanno però una cosa in comune: non sono te. Ecco perchè devi imparare a consocerli a fondo per aumentare il tuo potere differenziante. Ma dove trovare le informazioni sui propri competitor? Qui sotto ti propongo 2 strumenti.
Dove trovare le informazioni
LinkedIn potrebbe essere la tua prima tappa nel processo di analisi della concorrenza: lo usiamo per cercare persone con ruoli simili al nostro o a quelli dei nostri clienti o per vedere cosa pubblicano sulla piattaforma. Il modo in cui una persona usa LinkedIn può dirti molto su quanto sia seriamente interessata al suo brand personale.
Sta pubblicando contenuti? Quanto è attiva sulla piattaforma? Quanto interagisce con la sua rete? Il suo profilo è ottimizzato ed esauriente nelle informazioni? Ha un riassunto introduttivo e, se sì, come si posiziona nel tuo campo?
LinkedIn è una miniera d’oro di informazioni sulla concorrenza e ti può aiutare a capire chi ha un’esperienza simile alla tua e quanto si sta impegnando nel creare connessioni e fornire valore alla sua rete.
La tua presenza su LinkedIn dovrebbe essere trattata come un profilo vivente, con aggiornamenti settimanali ed azioni quotidiane che inneschino relazioni e scambi con il tuo network.
Google Alert
Utilizzare un tool gratuito come Google Alert per fare l’analisi dei tuoi competitor è buon modo per non perder d’occhio le attività altrui, senza dover impiegare del tempo a cercare le informazioni sul web. Una volta che avrai creato l’avviso con l’argomento o il nome d’interesse, riceverai un alert ogni volta che qualcuno pubblicherà qualcosa o verrà menzionato sul web.
Ma non solo! Potresti utilizzarlo per sapere quando è il tuo brand ad essere menzionato in rete – brand monitoring – o per intercettare recensioni negative a cui dover prestare attenzione.
Crea la tua top 5
Per evitare di passare troppo tempo a monitorare la concorrenza, ti propongo di creare una top five. Assegna a ciascun competitor una delle 5 categorie che abbiamo visto in questo articolo e studiane tutti gli aspetti: punti di forza/debolezza, canali di comunicazione, servizi o prodotti, valori e via discorrendo.
Se non sai come creare la tua Top 5 o quali aspetti dovresti tener sottocontrollo, no problem!
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