Detesto vendermi; è una delle cose che so fare peggio. E se mai avremo modo di collaborare insieme non ti chiederò mai di farlo. Lavorando a stretto contatto con consulenti e freelance questo tema emerge spesso, tanto da spingermi a fornire una guida su come il Personal Branding contribuisca in modo positivo alla promozione naturale di carriera e business.
A che punto sei della tua carriera
Ogni guida che si rispetti ha un unizio. Nel nostro caso, il punto di partenza corrisponde alla fase che stai attraversando nella tua carriera. Potrebbe trattarsi di un rilancio professionale, in cui vuoi passare dal mondo aziendale a quello dei freelance. Oppure sei in un momento di grande crescita, hai raggiunto una buona autorevolezza e vuoi dare uno stacco decisivo alla tua concorrenza.
O ancora; dopo anni in cui hai investito sulle tue competenze e sulla tua attività, vuoi di più. Vuoi avere maggiore riconoscimento e magari desideri un tipo di clientela diversa rispetto al passato.
Qualunque sia la fase del tuo percorso professionale, una cosa è certa, avere un personal brand forte ed autorevole fa la differenza.
Non per venderti ma perché le persone imparano a conoscerti. Leggendoti, osservandoti ed ascoltando cosa hai da dire capiscono a che punto sei della tua carriera, cosa puoi fare per loro e cosa possono aspettarsi da te nel momento in cui arrivano a contattarti. In questo modo aiuterai potenziali clienti, manager o datori di lavoro ad avere delle aspettative reali su di te e a sceglierti.
Cos’è il Personal Branding
Prima di procedere faccio un piccolissimo passo indietro per dirti cosa sia davvero questo personal branding. A molti sfugge il suo significato. C’è chi pensa alla foto profilo sui social, chi ad ottenere tanti follower. E c’è chi pensa sia solo l’ego di chi ha la smania di mettersi in mostra. Niente di tutto ciò.
Quando parliamo di personal branding, abbiamo a che fare non solo con una vera e propria strategia di marketing bensì un mix di discipline che mirano alla piena consapevolezza di caratteristiche, peculiarità e qualità dell’individuo.
Da questa consapevolezza nasce la valorizzazione di tutto questo bagaglio che ci appartiene, attraverso una comunicazione che si orienti ad un pubblico interessato, che ha l’obiettivo di portare la persona e la sua credibilità ad essere riconosciuta per autorevolezza.
Prima la persona, poi il consulente
Un altro punto su cui desidero farti riflettere con questa guida dedicata a noi freelance e consulenti, è la credibilità. Qui entriamo in contatto con uno dei cardini su cui si basa un buon personal brand. È sotto gli occhi di tutti come la comunicazione sui social, nonostante il sovraffollamento, offra il grande vantaggio di essere riconosciuti come credibili grazie ai contenuti che condividiamo, alle idee che scambiamo, ai valori che riusciamo a trasmettere e a portare avanti.
La cosa bella è che questa credibilità può essere creata ed alimentata da ognuno di noi. In linea di massima è anche discretamente semplice poterla trasmettere agli altri. L’importante è che racconti qualcosa di vero ed interessante su di te, sul tuo stile, sul tuo punto di vista, sulla tua esperienza, sul tuo modo di essere o di vivere. Ma soprattutto che non presenti crepe nel corso del tempo.
Essere credibili come persone e come consulenti professionisti è un impegno a lungo termine.
Spesso mi chiedono se condividere il proprio pensiero o la propria storia possa risultare banale. Assolutamente no! Non esiste banalità se in quell’informazione che condividi racconti chi sei, cosa senti, come l’hai realizzato, cosa hai ottenuto e cosa hai fatto ottenere.
Magari ci sono tanti professionisti migliori di te per capacità di vendere il proprio servizio o per parlare di soldi e contratti; ma quanti di loro riescono a distinguersi ed avere un pubblico grazie all’etica, allo stile, alle competenze e al modo di rapportarsi con le persone?
Bisogna fare la differenza. E per fare la differenza, soprattutto sei sei un consulente indipendente o un libero professionista, bisogna che tu abbia la consapevolezza delle tue caratteristiche uniche e di come vengono percepite all’esterno, sia online che offline, nella vita di tutti i giorni.
E sempre per fare la differenza ed essere riconosciuti bisogna fare una cosa: comunicare.
Quanto è faticoso comunicare!
Ed arriviamo al nodo di questa guida…comunicare che fatica! Ricordo ancora i primi post e soprattutto i primi video che ho realizzato, una vero incubo! Non riuscivo a ricordare il discorso, mi detestavo in video e non sopportavo la mia voce.
Avevo quella brutta sensazione di inadeguatezza…come se avessi iniziato a fare questo lavoro dal giorno prima e non fossi più sicura di quello che conoscevo ed avevo imparato negli anni.
Ti dico questo perché so benissimo che comunicare è difficile e faticoso. Se ci pensi, tutti i giorni parli con delle persone, con clienti, colleghi, amici, famiglia…ma un conto è parlare, un’altra cosa è comunicare.
Perché comunicare ha il presupposto che abbiamo un messaggio con un contenuto da divulgare e quindi un obiettivo di comunicazione da raggiungere.
Ed avere un buon messaggio implica avere una serie di strumenti per farlo arrivare senza fraintendimenti e dubbi, al pubblico a cui vogliamo comunicare.
Il personal branding funziona per i liberi professionisti?
Ma se comunicare richiede tutto questo sforzo, siamo sicuri che fare personal branding funzioni davvero? Che espormi, metterci la faccia, fare dei video, lavorare sul network porti dei risultati? Beh di fatto nel mio caso come in quello di tanti miei clienti, i risultati ci sono ed ha funzionato tantissimo.
Non solo a livello di consulente che si occupa di personal branding, ma anche a livello personale. Vuol dire non solo affermare di fare qualcosa, ma farla davvero, dimostrarla in prima persona per essere credibile, arrivare a tante persone e quindi farti scegliere.
La condizione è una: metterci la costanza. E se sai che non puoi mantenerla, valuta il supporto di qualcuno che possa aiutarti da un punto di vista strategico ed operativo. Io sono quì!
Conclusione
Spero di essere riuscita, con questa breve guida, a rendere un po’ più chiari determinati concetti che credo possano fare la differenza per chiunque scelga di dedicarsi alla libera professione.
Il consiglio che mi sento di darti, anche perchè ci sono passata anche io, è: procedi per gradi. Prima di fare azioni azzardate o incentivate da mode passeggere, confrontati con un esperto in materia. Io posso aiutarti con il mio percorso di consulenza MyProgram. Ti aspetto!