È un pensiero piuttosto logico, ma non così scontato. Tant’è che prima o poi ci cadiamo tutti. Ieri c’era facebook, poi instagram, e mettici linkedin e non dimenticarti i podcast e le note audio su telegram: i trend sono in continua evoluzione. A noi l’arduo compito di scegliere se seguirli, subirli, ignorarli o utilizzarli a nostro vantaggio, con buon senso e strategia.
Gli aspetti del trend
Prima di spingerci ulteriormente oltre, cerco di fare un po’ di chiarezza su due dei principali aspetti del trend.
Fino a qualche tempo fa, parlare di tendenze voleva dire concentrarsi su un cambiamento sociale capace di influenzare in modo consistente e duraturo i comportamenti e le preferenze delle persone. Oggi le cose sono decisamente cambiate. Il trend è più che altro un fenomeno momentaneo che non viene lanciato dalle persone, come dovrebbe essere, ma sviluppato dall’algoritmo.
La diretta conseguenza è cadere in quell’effimera convinzione in cui l’apparenza cha più valore di insight e dati concreti. Il passo quindi è molto breve nel trovarti in quel circolo vizioso di real time marketing che mira a saziare quella fame bulimica di pubblicare contenuti sempre e per forza, anche senza avere cose utili da dire. Perché, te lo dice il trend!
I 3 pericoli della bulimia da trend
Non tutte le tendenze social vanno bene per qualsiasi brand, che sia aziendale o personale. Magari quello che funziona benissimo per me, non è indicato per la tua comunicazione e posizionamento. Ma a volte questo non basta. Si cede alla doppia tentazione di algoritmo e hype. Si diventa bulimici nella creazione di contenuti perdendo di vista i due obiettivi più importanti: la propria autenticità ed il proprio pubblico. Ma non solo! Ecco i 3 rischi più grandi che ho individuato:
Perdita di naturalezza
Questo è l’effetto immediato: sei lì che cerchi di adattarti al trend del momento, perchè magari il tuo competitor lo ha fatto prima di te. Non ti rendi conto che in questo modo il tuo personal brand non esiste più in funzione della sua autentica natura ma di un trend creato da un algoritmo. Il tuo messaggio appare omogeneo, piatto e privo di personalità. In due parole: male male.
Omologazione
Se tutti seguono lo stesso trend, le differenze individuali tendono a svanire: ti sei omologato alla massa e stai mettendo il tuo pubblico nella condizione di perdere interesse nei tuoi confronti. Cosa fare? Esci dalla mischia, resta ben saldo sulla tua identità e magari inizia a progettare il tuo personale trend. Chi ti segue lo noterà ed avrà il sano piacere di ascoltare ciò che hai da dire.
Effimera Inconsistenza
Non è detto che quel trend sia indicato per te: potrebbe essere discordante con i valori e l’immagine che desideri trasmettere. Potresti apparire così, inconsistente, confondendo il tuo pubblico e danneggiando la tua reputazione. E poi, in fondo in fondo lo sai anche tu: le tendenze appaiono, cambiano e spesso scompaiono alla velocità della luce. Se la tua strategia si basa esclusivamente su di esse, ti ritroverai ad inseguere la moda del momento senza mai costruire una base solida per il tuo personal branding.
Come creare il tuo trend
I trend non escono dal cilindro. Non c’è nessuna magia. Nascono con l‘osservazione e l’intercettazione dei bisogni delle persone. Anche secondo Henrik Vejlgaard, pioniere della sociologia dei trend ed autore del libro Anatomy of a Trend, non c’è mistero e la tendenza non avviene mai di punto in bianco, anche se a volte può sembrare così. Piuttosto nasce da sé e poi per una serie di dinamiche che spesso ci sfuggono.
Quando quattro anni fa ho iniziato ad occuparmi di personal branding, prima nella consulenza e poi con la formazione, si parlava già da anni di questa disciplina perché è un pilastro per il posizionamento e la comunicazione personale. Ma non era affatto un trend, o comunque un tema sentito come lo è oggi. La pura e sincera verità è che io non ho inventato nulla. Ciò che ho fatto, in realtà, è stato cogliere un segnale (in un periodo particolare come quello di una pandemia) leggerne la sua potenzialità, elaborare un mio metodo e proporlo con coerenza ad un determinato pubblico.
Il mio consiglio
Nel marketing e nel personal branding non vince l’omologazione ma la capacità di osare ed adottare una visione laterale. Adeguarsi ai trend porta nella direzione opposta, cancellando le alternative possibili di distinzione. Ed è quì che il tuo brand diventa banale e prevedibile: una foto sbiadita che ben presto verrà dimenticata. Il consiglio che voglio darti è che le tendenze vanno sempre valutate con attenzione e non in funzione di una moda momentanea. Piuttosto, lavora bene affinchè la tua comunicazione generi nuove tendenze, in funzione dell’utilità ed autenticità del tuo personal brand.