C’era una volta Netflix, Nike, Apple. Tre brand diversi ma tutti accomunati dalla presenza di logo, colori, claim e pubblicità. Scommetto che sono apparse delle immagini nella tua testa 🙂
Spesso faccio un gioco con i miei studenti. Mostro loro delle foto anonime di campagne pubblicitarie oppure faccio ascoltare dei sonic logo (tipo il tudum di Netflix tanto per capirci). É impressionante, e anche molto divertente, come riconoscano al volo i brand.
Ma questo è solo un esempio di ciò che il branding ben studiato, può fare!
Ma sai cosa hanno ancora in comune questi 3 marchi? Ognuno di loro ha un suo brand book. Una sorta di libro sacro in cui aspetti come valori, design e buone regole vengono ben definiti. Tutti elementi cardine su cui poggia l’identità di un brand. Racchiuderli in un unico documento serve a garantire la coerenza comunicativa dello stesso, e a evitare pericolosi errori di applicazione.
A cosa serve il Personal Brand Book
Esattamente come per i 3 marchi di cui ti ho accennato, il personal brand book è un riepilogo dell’essenza del tuo brand. Tutte le informazioni al suo interno devono trasmettere la tua identità in modo chiaro ed univoco.
E tutte queste informazioni, nel momento in cui sono assenti, soprattutto nella comunicazione, fanno correre il rischio di cadere nell’interpretazione. La consegunza è arrivare a stili ed approcci opposti che alterano la nostra percezione e contribuiscono a creare un’immagine confusa nella mente delle persone potenzialmente interessate a noi. E questo noi non lo vogliamo 😉
Condividere il personal brand book con fornitori o consulenti coinvolti nel tuo progetto è essenziale: fissa gli assiomi della tua comunicazione in elementi definiti ed armonizzati tra loro. Ti stai chiedendo quali? Nome, logo, tone of voice, parole proibite…e davvero tanto altri.
Vediamo insieme come farlo e le sezioni da includere al suo interno.
Cosa inserire nel Personal Brand Book
Se vuoi sapere cosa bisogna inserire all’interno di questo famigerato libro beh, sto per accontentarti. Generalmente è diviso in sezioni, ognuna con argomenti specifici, e le principali sono queste:
- About
- Visual Identity
- Stile di comunicazione
Okay, fine della lista: ora siamo pronti a passare in rassegna ognuna delle 3 voci.
About
La sezione about solitamente viene inserita all’inizio di ogni brand book e fornisce al lettore una panoramica sul marchio, su ciò che fa e cosa rappresenta. In sintesi è quella parte che mette in crisi tutti, ma proprio tutti! Però, se la facciamo per benino diventa il punto di partenza per raccontare la tnostra storia e far capire agli altri il cuore e la ragione d’essere della nostra attività.
Se riesci a mettere per iscritto chi sei, cosa fai e perchè hai scelto di fare quello che stai facendo…beh, sei già a metà dell’opera con tutto il resto. Cosa inserire nel dettaglio:
- Biografia/presentazione personale
- Mission, Vision e Purpose
- Valori
- Prodotti/Servizi offerti
- Pubblico di riferimento
Un piccolo appunto se ti è presa l’ansia: è più difficile a dirsi che a farsi. E poi, mica sei sol*! Quello che sto facendo con questo articolo è fornirti un nuovo elemento per migliorare la comunicazione del tuo brand. Andiamo avanti!
Visual Identity
Che si tratti del logo, di un video o della tua palette colori, questi sono gli elementi che catturano immediatamente l’attenzione: sono veri e propri codici visuali e testuali che rendono un Brand unico e riconoscibile. Quali sono:
- Logo: significato, codice colore, layout, variazioni, dimensione e proporzioni, indicazioni di utilizzo
- Payoff: la frase che accompagna il logo/il tuo slogan
- Palette Colori: colori primari e secondari del tuo brand
- Tipografia: font utilizzato per il logo, grafiche, documenti…
- Fotografia: stile fotografico/filtri per creare l’atmosfera del tuo brand
- Look personale/professionale
Tutte queste linee guida ti aiuteranno ed essere coerente e riconoscibile in qualsiasi contesto, digitale, analogico o cartaceo che sia.
Stile di Comunicazione
Il modo in cui comunichiamo dice molto di noi. Motivo per cui avere un proprio stile conferisce riconoscibilità al nostro personal brand. Alcune linee guida che potresti inserire in questa sezione:
- Lingua: qual è la principale lingua che utilizzi per comunicare con i tuoi clienti?
- Stile e Lessico: frasi articolate e complesse o brevi e semplici?
- Parole e frasi bandite dalla tua comunicazione: termini che non vuoi siano associati a te
- Tone of voice: ironico, sensuale, formale, distaccato, colloquiale, aggressivo…
- Email: firma dell’email (si anche questa)
- Stile editoriale: formattazione e struttura (nei post, articoli, blog, video…)
- Social media: informazioni/headline/bio, orari di pubblicazione, tipi di post, per ogni canale social
Considera tutte queste indicazioni come un gentile MUST. Mettile in chiaro fin dall’inizio, perché saranno loro a dettare il modo in cui le persone là fuori percepiranno te ed il tuo brand.
Conclusioni
Ricorda che il tuo brand è in continua evoluzione esattamente come te: si evolve e cambia nel tempo. Qualora tu scelga di realizzarne uno, non dimenticare di aggiornarlo una volta all’anno.
Spero con tutto il cuore che questo articolo ti sia stato utile e che applicherai i consigli che ho condiviso qui. Potrà sembrarti impegnativo mettere insieme il tutto, ma ne vale la pena.
Se vuoi avere maggiori informazioni o non sai da che parte cominciare scrivimi quì. Insieme realizzeremo un Personal Brand Book unico: il tuo!