Riconoscimento della stima – riflessioni
Le ferie sono il periodo in cui puoi lasciarti andare alle riflessioni. Hai la mente più libera ed il tempo per mettere ordine tra i pensieri accantonati nei mesi precedenti.
Ho ripensato ad uno scambio avuto con un collega un paio di settimane fa, quando gli ho fatto presente quanto lo stimassi. Credo che, dopo l’iniziale stupore, ne sia stato felice.
Perchè in fondo, tutti noi abbiamo bisogno della stima. Stima che può provenire da noi stessi e dagli altri. Qualcuno potrebbe dissentire e storcere il suo nasino.
In fondo se abbiamo una buona autostima perché ricercarla all’esterno?
Per non parlare della nostra epoca: i media sembrano sempre più favorire gesti e comunicazioni che mirano a deprezzare il valore dell’altro piùttosto che apprezzarlo.
Diventiamo amici di qualcuno per un like, follower di altri solo perché ricoprono un ruolo importante. Eppure, come diceva Schopenhauer:
“Come la carta moneta al posto dell’argento, così hanno corso nel mondo, al posto della vera stima e della vera amicizia, le dimostrazioni esteriori di esse e i gesti mimati con la massima naturalezza possibile.”
Sono convinta che manifestare la considerazione positiva che si ha di un’altra persona favorisca l’insediamento di una sincera comunicazione, provvidenziale in quei momenti di difficoltà che la vita spesso ci presenta. Traghettatrice di punti d’incontro. Impulso a dare il meglio di noi stessi.
Richard Romagnoli, autore e speaker a livello internazionale, dice che riconsocere la stima significa donare valore ad un altro individuo. Non ho trovato parole migliori di quelle usate da Richard. Ma cosa può renderci meritevoli di tale sentimento?
Chissà. Probabilmente la coerenza nelle nostre scelte e delle nostre parole e la responsabilità delle nostre azioni.
Tu che ne pensi?