C’è una grande confusione tra ciò che misuriamo… e ciò che lasciamo. Quel vivido ricordo nella mente di chi ha incontrato un nostro contenuto. La percezione che ha avuto leggendo un nostro post.
Il web e i social network sono il terreno di gioco su cui molti professionisti cercano attenzione, coltivando la reputazione, intercettando il bisogno altrui, tentando di indurre la relazione.
Molti scelgono di concentrarsi sulle impression dei propri post – che sicuramente fanno bene all’ego – ma dubito potranno agevolare il raggiungimento degli obiettivi citati sopra.
L’impressione batte le impression.
E c’è una ragione molto semplice a supporto di questa affermazione: le persone non sono sui social per acquistare, e soprattutto non acquisteranno mai una cosa che non conoscono da un perfetto sconosciuto. Per questo ci devono essere ben altri motivi per cui abbia senso investire tempo e risorse in views che durano lo spazio di uno scroll.
La scelta migliore che oggi un professionista può fare, per attirare un pubblico sempre più distratto, è cercare di rallentare la sua corsa verso il contenuto successivo.
Come? Trasmettendo conoscenza, percezioni e impressioni positive, favorendo il proprio ricordo. Diventando memorabile. Risultati raggiungibili solo se hai qualcosa di realmente interessante e utile da dire, ma anche se riesci a stabilire una connessione emotiva grazie al tuo lato umano.
Perché c’è una netta distinzione tra favorire buone impressioni e rincorrere delle volubili impression.
- Le prime si costruiscono con la coerenza, l’autenticità e il valore che porti. Richiedono tempo, pazienza e una strategia a lungo termine.
- Le seconde sono il risultato di tattiche che puntano al numero fine a se stesso: il post che fa 50.000 visualizzazioni ma che viene dimenticato nel giro di un’ora.
Quando costruisci impressioni durature, stai investendo nella tua reputazione professionale. Stai creando quel tipo di ricordo che fa sì che qualcuno, settimane dopo, pensi: “Quella persona aveva detto una cosa interessante su questo argomento“. È il tipo di risultato che non si misura immediatamente nei numeri, ma che si trasforma in modo apparentemente silenzioso in opportunità che possiamo definire realmente interessanti.
La domanda che dovresti farti prima di pubblicare qualsiasi contenuto non è “Quante visualizzazioni farà questo post?” ma “Che impressione lascerà alle persone dopo averlo letto?”.
Parliamo di marketing eppure è lo stesso principio che ritroviamo nella vita: non sono i numeri che aprono le porte, ma l’impressione che lasci nelle persone che possono aprirtele.
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Sono Valentina Gherardi e mi occupo di Strategia Personal Branding. Vuoi migliorare la tua comunicazione online per raggiungere il posizionamento che desideri? Contattami per una consulenza personalizzata, scrivendomi quì!