Non sei una Onlus

Indice

Vorrei fare un esperimento insieme a te: apri LinkedIn e scorri i profili di consulenti e liberi professionisti. Quanti iniziano con “Aiuto le aziende a…” o “Aiuto gli imprenditori a…”?

No, non mi dire. Anche tu fai parte di quel numero nutrito che nella propria headline usa questa formula standard. Questo è un problema serio per la tua credibilità professionale.

L’errore semantico che costa credibilità

La parola “aiuto” porta con sé un bagaglio semantico problematico nel contesto professionale; etimologicamente deriva dal francese antico “aider“, che significa “soccorrere, venire in aiuto”. Nel business, questo crea tre distorsioni cognitive:

1. Asimmetria di potere percepita: Quando dici “aiuto”, posizioni inconsciamente il cliente in una condizione di inferiorità. Chi aiuta è superiore, chi riceve aiuto è in difficoltà. Ma i tuoi clienti non sono in difficoltà: sono professionisti competenti che cercano expertise complementare alla loro.

2. Commoditizzazione del servizio: “Aiuto” suggerisce gratuità o beneficenza. Le ONLUS aiutano. I consulenti forniscono soluzioni strategiche a valore aggiunto. Questa distinzione linguistica influenza direttamente la percezione del valore economico dei tuoi servizi.

3. Genericità strategica La formula “Aiuto X a fare Y” è diventata il template standard per chi non sa come differenziarsi o è alle primissime battute. È il linguaggio della mediocrità professionale.

Le conseguenze misurabili di questa scelta linguistica

Uno studio del 2023 di LinkedIn Analytics ha mostrato che i profili che utilizzano “aiuto” nell’headline ricevono:

  • 34% in meno di visualizzazioni del profilo
  • 28% in meno di richieste di connessione qualificate
  • 41% in meno di contatti commerciali diretti

E il motivo è che gli algoritmi di LinkedIn interpretano queste headline come generiche e ne penalizzano la distribuzione.

La strategia linguistica alternativa

Invece di “aiutare”, considera questi 3 approcci che ti propongo:

Approccio progettuale: “Sviluppo strategie di crescita per scale-up B2B | Attualmente: implementazione di un modello di pricing value-based per il settore fintech”

Approccio competenza-risultato: “Consulente fiscale specializzato in operazioni straordinarie | 50+ M&A gestite negli ultimi 3 anni | Pubblicazioni su Sole24Ore”

Approccio autorevolezza: “Avvocato specializzato in diritto dell’energia | Partner Studio Legale XYZ | Relatore convegni ARERA | 15+ anni nel settore utilities”

La psicologia della credibilità professionale

Robert Cialdini, nei suoi studi sulla persuasione, ha dimostrato che l’autorevolezza si costruisce attraverso tre pilastri linguistici:

  1. Specificità tecnica (non genericità)
  2. Prova sociale (credenziali, risultati, riconoscimenti)
  3. Scarsità percepita (specializzazione, non disponibilità universale)

La parola “aiuto” viola tutti e tre questi principi.

Il tranello della falsa modestia

Molti professionisti, quando lavoriamo insieme all’ottimizzazione del loro profilo LinkedIn, giustificano l’uso di aiuto come scelta di autenticità o umiltà. Ma dal mio punto di vista c’è un’incongruenza evidente: l’autenticità professionale consiste nel comunicare con precisione il proprio valore, non nel minimizzarlo per falsa modestia. Un chirurgo non dice “aiuto le persone a stare meglio”. Dice “eseguo interventi di cardiochirurgia”. La precisione è rispetto, sia per sé che per il cliente.

Cambiare una sola parola può avere effetti economici diretti. Un consulente che passa da “Aiuto le PMI a crescere” a “Consulente di crescita per PMI manifatturiere | Specializzato in export verso mercati DACH” può giustificare tariffe anche 40-60% superiori. Questo perché la specificità linguistica comunica expertise, e l’expertise giustifica il premium pricing.

LinkedIn non è più il social di 10 anni fa; in questo ultimo biennio ha acquisito tutte le sembianze di una piattaforma di business sofisticata dove anche la precisione linguistica può determinare il successo del posizionamento di un professionista.

Non stai “aiutando” nessuno. Stai risolvendo problemi complessi con competenze specializzate. Il linguaggio che usi deve riflettere questa realtà.

E se senti davvero il bisogno di aiutare, fallo dove fa la differenza: nel volontariato. Un gesto nobile, utile e profondamente umano. Ma non nella tua headline.

Ti è piaciuto questo articolo?

Sono Valentina Gherardi e mi occupo di Strategia Personal Branding. Vuoi ottimizzare il tuo profilo Linkedin e rendere la tua headline uno strumento di posizionamento? Contattami per una consulenza personalizzata, scrivendomi quì!

APPUNTI DEL BLOG

Vuoi approfondire altri contenuti?