Disappointment. Se hai un cane, conosci bene la delusione.

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Charles Darwin aveva un labrador di nome Bob, che – come tutti i cani – amava essere portato a passeggio. Ogni volta che Darwin usciva nei giardini di Down House, Bob lo seguiva scodinzolando, entusiasta all’idea di una lunga camminata.

Ma non sempre andava così. A volte Darwin voleva solo dare un’occhiata veloce ai suoi esperimenti nella serra. Quando arrivavano davanti a quella porta, per Bob era una doccia fredda: le orecchie si abbassavano, la coda smetteva di muoversi. Era delusione pura.

Darwin la chiamava: “la faccia da serra”. Un volto che si aspetta qualcosa… e invece trova tutt’altro.

In inglese, la delusione corrisponde alla parola disappointment, e affonda le radici in qualcosa che non è andato come previsto. Un appuntamento mancato, una promessa non mantenuta, un’aspettativa disattesa.

Anche a noi capita di fare la stessa faccia di Bob; più spesso di quanto pensiamo:

  • Quando la promozione che credevamo certa viene data a qualcun altro.

  • Quando qualcuno che stimavamo si rivela diverso da come lo avevamo idealizzato.

  • Quando i gesti non corrispondono alle parole.

Su LinkedIn è pieno di post che parlano di autenticità, empatia, collaborazione, generosità professionale. Argomenti che funzionano molto bene sui social. Ma quanti, nella vita reale, sono davvero in linea con i valori e le belle intenzioni che dichiarano online?

È facile parlare di confronto. Più difficile è praticarlo davvero.È facile dirsi disponibili. Più difficile è esserlo quando la relazione non è più mediata da uno schermo.

La verità è che oggi possiamo costruire un’immagine digitale perfetta. Una versione ripulita, idealizzata, persino seducente. Ma cosa succede quando qualcuno, quella versione, prova a incontrarla dal vivo?

Succede che può rimanere deluso. Succede che, anche senza volerlo, diventiamo noi la “faccia da serra” di qualcun altro. Io credo che valga la pena scegliere la coerenza, anche se costa. Voglio trovare – dentro e fuori questa piattaforma – promesse allineate ai comportamenti. Persone simili a ciò che raccontano online.

Non voglio restare delusa nel constatare che là fuori esiste un abisso tra immagine e realtà.

 

Se leggendo ti sei riconosciuto in quella “faccia da serra”, forse è il momento giusto per lavorare su una comunicazione più autentica e coerente.

Sono Valentina Gherardi, consulente in Strategia di Personal Branding per professionisti e manager. Ti aiuto a costruire un’identità solida, credibile, allineata a ciò che sei davvero – dentro e fuori dai social. Scrivimi a: hello@valentinagherardi.com

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