L’abito fa il personal branding: come la tua immagine influenza il tuo posizionamento professionale

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Nel personal branding, l’immagine e lo stile personale assumono un ruolo di rilievo arrivando ad influenzare anche il posizionamento di un professionista.

L’abbigliamento, il taglio dei capelli e il modo in cui ci presentiamo sono, infatti, le prime forme di comunicazione non verbale. Dettagli che insieme alla postura e agli altri segnali inviati dal nostro corpo, contribuiscono in modo significativo a costruire la prima impressione, quella che spesso definisce il nostro impatto iniziale sugli altri.

Perché l’abito fa il personal branding

Il personal branding è una strategia che consente di definire, affermare e valorizzare la propria immagine professionale, e proprio per questo promuovere il proprio brand personale diventa essenziale per crescere in termini di reputazione, riconoscibilità e autorevolezza.

Saper gestire in modo coerente gli strumenti che concorrono alla definizione del nostro posizionamento è cruciale. Tra questi, i social network, il networking e, ovviamente, il modo in cui ci vestiamo, sono tutti elementi che influenzano la percezione che gli altri hanno di noi.

Eppure quando si parla di moda, si tende a pensare alle tendenze, passerelle e influencer. Ma non è così. L’abbigliamento, è mezzo di espressione personale e gioca un ruolo strategico nella costruzione dell’immagine professionale. Grazie al tipo di abbigliamento che scegliamo di indossare possiamo esprimere il nostro ruolo nel contesto sociale, arrivando a trasmettere competenza, fiducia e creatività.

Insomma, il nostro look è una vera e propria forma di metacomunicazione che esprime valori, idee e competenze specifiche ancor prima che possiamo aprire bocca.

L’impatto psicologico dell’abbigliamento

Non dobbiamo sottovalutare l’effetto che l’abbigliamento ha anche su noi stessi e sulla nostra autostima. Ecco 3 dinamiche che forse non hai mai preso in considerazione:

  • Enclothed cognition: si tratta di un concetto psicologico secondo cui i vestiti che indossiamo influenzano il nostro comportamento e la nostra autoconsapevolezza. Indossare un determinato capo può migliorare la nostra autostima e aiutarci ad affrontare con maggiore sicurezza situazioni professionali.
  • L’effetto specchio: quando ci vediamo allo specchio con un outfit che ci piace, il cervello rilascia dopamina, la cosiddetta molecola della felicità, aumentando il nostro buonumore e la sicurezza in noi stessi.
  • Scelte consapevoli, mente serena: indossare vestiti che riflettono il nostro vero stile personale può ridurre lo stress e diminuire le insicurezze legate all’apparenza, perché ci sentiamo coerenti con chi siamo.

Un esempio pratico

Un mio cliente, qualche tempo fa, è andato a fare un colloquio per una posizione che desiderava davvero. Avevamo lavorato insieme sulla sua comunicazione, ma c’era un dettaglio che inizialmente aveva sottovalutato: come si sarebbe sentito nel momento in cui si sarebbe presentato.

Alla fine, con qualche suggerimento, ha scelto un abbigliamento in cui si riconosceva pienamente, che lo faceva sentire a suo agio e sicuro di sé. Il risultato? È entrato nella stanza con un’energia diversa, più centrato, e questo ha influenzato tutto: dal modo in cui ha stretto la mano al recruiter al tono della sua voce.

Se, invece, avesse indossato qualcosa scelto in fretta, che non lo rappresentava davvero, probabilmente avrebbe passato il tempo a sentirsi a disagio, rischiando di compromettere la sua performance.

Ovviamente, il vestito da solo non ha fatto la differenza, ma ha contribuito a fargli vivere quel momento con meno stress e maggiore sicurezza. E alla fine, il posto l’ha ottenuto.

Lo stile personale: equilibrio tra autenticità e aspettative

L’abbigliamento nel personal branding diventa un potente alleato quando riesce a combinare il nostro stile personale con le aspettative del settore.

Per esempio, un consulente finanziario che si presenta con un look trasandato potrebbe non trasmettere affidabilità, mentre un creativo del settore pubblicitario che indossa abiti eccessivamente formali potrebbe apparire poco innovativo. L’obiettivo è trovare il giusto equilibrio tra chi siamo, il contesto e le aspettative del settore in cui operiamo.

Il punto di vista di un’esperta di immagine: Elisa Bonandini

Per questo articolo e vista l’importanza del tema, ho chiesto ad Elisa Bonandini, esperta di immagine e consulente di stile, di condividere la sua opinione sulla gestione dell’immagine tra i professionisti. Ecco cosa mi ha raccontato!

Gli errori più comuni nella gestione dell’immagine professionale

Quando le ho chiesto quali siano i principali errori che vede commettere dai professionisti, Elisa è stata molto chiara: “Il principale errore che vedo è la non gestione, non dare sufficiente importanza alla comunicazione non verbale che include la cura di sé, l’abbigliamento e la postura.

È un’ingenuità, secondo l’esperta, pensare che la competenza e la professionalità siano percepite indipendentemente dall’aspetto esteriore. Dalle foto profilo ai canali social, spesso le immagini non comunicano e rispecchiano la professionalità che viene descritta a parole.

Non dimentichiamoci poi,” aggiunge Elisa, “che trascurando l’immagine si dà una sensazione di pigrizia e poca ambizione. L’abito fa il monaco, eccome se lo fa!

Elementi chiave per allineare il proprio stile all’identità professionale

Ho anche chiesto a Elisa quali elementi un professionista dovrebbe considerare per allineare il proprio stile alla sua identità professionale. Il suo consiglio è di “partire dal colore, che è un elemento ‘emotivo’ con effetto immediato: sapere quali sfumature di colori donano e cosa comunicano è il primo passo.” Anche l’identità visiva del professionista – logo, sito e social – necessita di un’identità cromatica studiata.

L’impatto che si vuole trasmettere, mi spiega Elisa, dovrebbe essere differenziato per settore: “Un professionista nel settore finanziario, ad esempio, non dovrebbe avere lo stesso linguaggio visivo di uno psicologo o di un marketer.

Un elemento spesso trascurato, secondo la sua esperienza, è il viso: “Trucco se parliamo di una donna, grooming se parliamo di un uomo, occhiali da vista, capelli… un look visibilmente curato e piacevole crea il giusto focus sul proprio volto, che è il centro di comunicazione del corpo e lì dove si trasmette fiducia e tutta una serie di altre sensazioni positive.”

Il suggerimento pratico che Elisa mi ha condiviso è di “crearsi una sorta di ‘capsule’ di abiti per il lavoro: pochi colori ma giusti, uno stile ben definito nelle linee e nelle forme, qualche elemento/accessorio molto distintivo e personale. Poco, ma ben studiato e sempre ricorrente, aiuta a trasmettere focus, consapevolezza di sé, ambizione e stile.

Come allineare look e personal brand in 3 step

Lo stile non è solo una scelta estetica, ma un’estensione del brand personale. Deve riflettere i tuoi valori e rafforzare il messaggio che vuoi trasmettere. Ecco come allinearlo con il tuo brand in 3 step.

1. Comprendi l’allineamento tra look e brand
Il tuo stile deve essere coerente con i valori che rappresenti. Se il tuo brand è orientato alla sostenibilità, per esempio, scegliere abiti eco-friendly rende il messaggio più autentico. Ricorda, il look deve risuonare con il pubblico senza mai compromettere la tua autenticità.

2. Sviluppa uno stile unico e riconoscibile
Trova un elemento distintivo che ti rappresenti: che sia un colore, un accessorio o un taglio di abbigliamento. Questo dettaglio ti renderà riconoscibile e darà coerenza al tuo brand, sia online che offline.

3. La prima impressione conta
Il tuo aspetto è spesso la prima cosa che gli altri notano. Un look curato e coerente con il tuo brand ti farà apparire più sicuro e autentico, creando un impatto positivo sulla percezione che gli altri hanno di te.

Conclusioni

Definire un’immagine memorabile non è sempre semplice, bisogna allineare consapevolmente stile, identità professionale e valori, per rafforzare messaggio e presenza sul mercato.

Come libero professionista ed ex manager, so bene quando l’abbigliamento non rappresenti solo questione di estetica, ma una componente per migliorare la percezione di noi stessi e la nostra immagine agli occhi degli altri.

 

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Sono Valentina Gherardi e mi occupo di Strategia Personal Branding: metto in luce la tua identità professionale, definisco messaggio, strategia, e percorso operarivo per farti acquisire autorevolezza e giusto posizionamento nel tuo settore. Se vuoi entrare in contatto con me, scrivimi quì!

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