Nel 1919, Franz Kafka scrisse una lunghissima lettera a suo padre. Nelle sue parole c’era una tensione costante, il terrore di non essere “abbastanza.”
Nonostante fosse già riconosciuto come uno scrittore di talento, Kafka era convinto che il suo successo fosse un errore, destinato presto a essere scoperto.
Qualche settimana fa, un cliente – un professionista del marketing – mi ha confessato di non sentirsi abbastanza autorevole per condividere le sue opinioni su LinkedIn.
“Non credo di essere interessante. Preferisco condividere notizie o articoli altrui“, mi ha detto.
Inizialmente, è anche una strada valida. Sono contenuti sicuri, evitano l’eccessiva esposizione: una sorta di coperta di Linus per acquisire sicurezza e sentirsi al riparo. Ma, col tempo, questa scelta può trasformarsi in una trappola.
Diventi il megafono di altri, finendo per sfumare la tua identità professionale in una serie di contenuti “neutri,” privi di carattere. La tua personalità resta in secondo piano, e bye bye al tuo messaggio.
Ho riflettuto a lungo sulle remore del mio cliente e su questa dannata paura di sentirci degli impostori. Tuttavia, credo che alla base ci sia un fraintendimento, un equivoco sul significato della comunicazione personale online.
Contrariamente a quanto si possa pensare, le nostre esperienze – se autentiche – non sono mai banali.
I contenuti che ci rappresentano davvero hanno un impatto diverso sugli altri, anche quando non ce ne accorgiamo. Nel momento in cui ci esponiamo abbiamo l’opportunità di creare connessioni, stimolare riflessioni e, nel tempo, costruire un’immagine autorevole perché unica.
È un processo graduale, fatto di piccoli passi.
Puoi iniziare con un’opinione su un tema che ti sta a cuore o un commento su una notizia recente. Ben diverso dal mostrare ogni dettaglio della tua vita. Bastano spunti semplici, quelle sfumature di autenticità che, senza far rumore, parlano di te e rendono la tua voce inconfondibile.
E tornando a Kafka, forse il segreto è tutto lì: ciò che ci sembra “non abbastanza” spesso è esattamente ciò che serve per lasciare un segno. E se ha funzionato per lui, chissà, potrebbe funzionare anche per te – anche su LinkedIn.
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Sono Valentina Gherardi e mi occupo di Strategia Personal Branding: metto in luce la tua identità professionale, definisco messaggio, strategia, e percorso operarivo per farti acquisire autorevolezza e giusto posizionamento nel tuo settore. Se vuoi entrare in contatto con me, scrivimi quì!