Quando parliamo di storytelling facciamo riferimento alla difficile arte di raccontare un brand grazie alla narrazione di una storia. Se vogliamo andare a fondo della radice di questo termine, vediamo che si tratta del risultato dell’unione di due parole inglesi: story – storia e telling – raccontare.
Cos’è lo storytelling?
Vocabolario a parte, lo storytelling è una vera e propria tecnica di comunicazione che consente a brand e persone (e quì potremmo aprire un capitolo dedicato al personal storytelling), di raccontare la propria storia ed unicità, anticipando domande ed obiezioni di potenziali clienti attraverso la condivisione di contenuti di valore.
Perché fare storytelling?
Grazie a questa tecnica siamo noi a stabilire cosa raccontare, il tipo di messaggio da veicolare ed il tono di comunicazione da seguire, affinchè il racconto del nostro brand personale sia coerente, comprensibile e rispecchi la nostra identità.
Inoltre, narrare storie ha spesso una carica emotiva particolare: fa toccare corde più intime, punti di vista diversi, in maniera estremamente diretta e coinvolgente.
Non dimentichiamo che quando ascoltiamo un racconto abbiamo la possibilità di identificarci, anche se non si parla di noi! Ci trasferiamo per un istante al di fuori dal nostro mondo, per entrare volontariamente in quello della persona (o dell’azienda) che sta trasferendo la storia.
A chi serve lo storytelling?
A chiunque voglia far sentire la propria voce e quella del proprio persona brand, ma occhio! Ormai c’è una sobvrabbondanza di storie. Raccontarsi, soprattutto grazie ai social network, è diventata una tendenza quotidiana per moltissime persone per cui, prima di farlo, chiediti cosa ha di tanto speciale la tua storia per meritare di essere raccontata.
Inoltre è fondamentale incentivare quel desiderio di ascoltare storie, di essere emozionati da un contenuto, fino ad arrivare ad essere incantati e persuasi.
Proprio per tutti questi motivi anche le aziende, piccole o grandi che siano, hanno iniziato a comunicare in maniera differente con la propria audience: si va ben oltre la vendita e la diffusione dei prodotti e servizi. Oggi i brand hanno l’obiettivo di farsi ascoltare dai propri clienti, costruire con loro un dialogo diretto e sincero che mira a prendere posizioni e ad uscire dal rumore di fondo degli altri competitor.
La regola delle 5W
Direttamente dal giornalismo anglosassone ecco che arrivano le linee guida adottate per la redazione degli articoli di cronaca. Niente panico. Le 5W non sono nient’altro che le iniziali delle cinque domande che il giornalista dovrebbe porsi affinché il suo articolo possa raggiungere l’obiettivo di informare in maniera chiara il lettore.
Questa tecnica, ormai, viene utilizzata non solo nel campo giornalistico ma anche per la redazione di testi. In questo modo è proprio l’autore a stabilire quale debba essere il tema del testo.
Le 5 W
- WHY:“Perché sto scrivendo questo testo?”. È la prima domanda che bisogna farsi prima di scrivere qualcosa. “Che beneficio avranno i lettori da questo contenuto? Come potrà aiutarli?” Rispondere a queste domande è il primo passo per capire come raggiungere i propri obiettivi.
- WHO: “Chi è il protagonista della mia storia?”. Un’attenta caratterizzazione è uno dei modi migliori per coinvolgere i propri lettori e attirare potenziali clienti.
- WHAT: “Cosa voglio raccontare?”. Con questa domanda stabiliamo il cuore dell’argomento di cui parlare e di cui il soggetto coinvolto è protagonista.
- WHEN: “Quando si svolge la storia?”. Dare una collocazione temporale alla propria storia aumenta la comprensione al proprio target di riferimento.
- WHERE: “Dove si svolge la storia?”. Come per la connotazione temporale, l’azione ha bisogno di essere collocata in uno spazio ben definito.
Il caso studio che non ti aspetti
Se ben congeniato lo storytelling può essere applicato alle realtà più diverse. Anche all’edilizia! Ti voglio parlare un case study tutto italiano che ho scovato in rete un po’ di tempo fa. Si tratta di Architempore, impresa edile Milanese che ha il volto di Violetta Breda, specializzata in ristrutturazioni.
Con il suo blog, dedicato all’architettura e al design, condivide spunti ed idee utili sia per chi lavora nel settore ma anche per i non addetti ai lavori in cerca di consigli per la ristrutturazione della propria casa.
E non finisce qui. Arrivando su Instagram si viene catapultati all’interno della vita di cantiere e, attraverso la condivisione di immagini e racconti, si vive l’evoluzione di ogni singolo progetto.
Cosa ha generato questa strategia comunicativa?
La maggior parte dei clienti contatta l’impresa dopo aver visitato il blog o i canali social dell’azienda.
La chiave di questo successo, con tutta probabilità, sta proprio nell’aver avuto il coraggio e la lungimiranza di credere nell’innovazione digitale. In un settore difficile e competitivo come quello dell’edilizia si è scelto di puntare la comunicazione sullo storytelling emozionale.
Incredibile ma vero!
Nessun parolone, qui l’azienda racconta la sua storia quotidiana. E lo fa egregiamente.
E tu, hai una storia da raccontare? Scrivimi, ti aiuterò a trasmetterla al meglio!