Ci sono tanti pensieri che quotidianamente limitano il raggiungimento dei nostri obiettivi e che bloccano il nostro successo. Io li chiamo scimmie mentali e, lasciamelo dire, fanno un gran casino! Immaginale lì nella foresta della tua mente mentre saltano da un ramo all’altro, irrequiete e confuse.
Cosa sono le scimmie mentali
Brutta cosa le scimmie mentali! Tu quanti viaggi mentali ti fai ogni giorno? Quanto i pensieri e le preoccupazioni opprimono ed ostacolano le attività che vorresti compiere e portare a termine?
A volte passiamo così velocemente da un pensiero all’altro,che ci ritroviamo esausti in uno stato di agitazione e confusione. Quando poi alimentiamo il tutto con le nostre emozioni, ecco che la nostra mente si trasforma in una “giungla perfetta”, portandoci a rimanere bloccati o a prendere decisioni sbagliate. Calmi. Stiamo calmi!
Quali sono i pensieri tipici che ci limitano?
Eccone alcuni:
Non sono abbastanza bravo; Non ho tempo; Mi giudicheranno; Non ne vale la pena; Non sono in grado di farlo; Non posso farlo da solo; Non sarò mai all’altezza etc. etc…
Il fatto è che tutti queste belle paure non sono vere, sono solo…pensieri, che montiamo ed alimentiamo! Si presentano nel momento in cui ci troviamo a fare qualcosa di nuovo, come ad esempio una nuova mansione al lavoro o un cambiamento radicale all’interno della nostra carriera professionale.
E cosa succede? Ci blocchiamo e ci nascondiamo. Dove? Dietro tanti alibi. Quegli alibi utili a non prenderci la responsabilità di non aver raggiunto i nostri obiettivi.
Come sedare questi pensieri?
Quando riconosciamo questi pensieri iniziamo a trattarli per quel che sono realmente: semplici pensieri. Così facendo e smettendo di alimentarli questi cominciano a perdere il loro potere. Tenete presente che a volte abbiamo queste paure perché la nostra mente è programmata per tenerci al sicuro nella nostra zona di comfort.
Quando ciò accade può essere utile ricordare, a noi stessi, tutti i modi in cui siamo e saremo al sicuro, se facciamo ciò che consideriamo giusto per noi.
Chiunque, nel suo quotidiano, prova diverse emozioni e crede di provarle a causa degli eventi o delle situazioni che si trova a vivere. Ecco, non è proprio così che funziona. Infatti, di fronte alla medesima situazione, due individui diversi possono provare sensazioni completamente differenti: non è la situazione in sé a farci provare una determinata emozione ma il pensiero che formuliamo a riguardo.
3 consigli pratici
1 – Concentrati sul presente
Perché le scimmie mentali sul passato prendono il nome di rimpianti mentre quelle sul futuro si chiamano preoccupazioni e su entrambe non hai controllo. Ma sul presente e sui pezzi che da mettere insieme per raggiungere il tuo obiettivo, hai sì il controllo.
Quando ti trovi sopraffatto dal rimpianto non fai altro che riportare il pensiero ad una scelta sbagliata del passato. Per liberartene occorre comprendere la lezione per non commettere lo stesso errore.
E le preoccupazioni fisse?
Se sei assillato da loro allora ti suggerisco di ricorrere al metodo Bruce Lee.
Occhio che sto per consegnarti una vera perla di saggezza: prendi un foglio di carta, fai una lista di tutto ciò che ti preoccupa, accartoccia il foglio e… dagli fuoco…
Ma tu credi veramente che funzioni o ti possa consigliare una cosa del genere?
In realtà la lista c’è. E bisogna che tu la faccia. All’interno riporta per iscritto i tuoi pensieri e prova a leggerli a voce alta. Scommetti che ascoltandoli perderanno già potere?
2 – Concentrati sulle tue azioni
Sono le uniche cose concrete che impattano direttamente sulla qualità della tua vita e sulla trasformazione dei tuoi limiti.
Occhio.
Non parlo di massimi sistemi o costellazioni, ma di tutte quelle piccole scelte ed attività che caratterizzano la tua giornata: l’ora in cui ti svegli, il lavoro che fai (o che decidi di procrastinare) e via discorrendo.
Più attenzione dedicherai al tuo focus, alle decisioni e alle azioni quotidiane e meno rami per saltare metterai a disposizione delle scimmie.
3 – Ignora il superfluo
Non vuol dire diventare egoisti bensì nel momento in cui decidiamo di ignorare ciò su cui non abbiamo potere di cambiamento, ci assumiamo anche la responsabilità di far ciò che è in nostro potere per dare un contributo positivo alla società.
Non puoi far nulla per modificare le dinamiche dell’economia mondiale, ma puoi fare molto per modificare le dinamiche della tua economia personale, creando qualcosa di valore per chi ti segue.
E alla fine ricorda che:
“Le preoccupazioni sono come un tapis roulant: ti stancano, ma non ti portano da nessuna parte.” J. Picoult.
Se hai voglia di racconatrmi come e quando hai superato i tuoi limiti, scrivimi qui. Sarò felice di leggerti!