Come il Personal Branding può essere utile nella creazione di un curriculum? E come possiamo utilizzare questa strategia di marketing a nostro vantaggio, anche se siamo all’inizio della nostra carriera?
Premessa
Partiamo da una premessa: tutti noi siamo un brand. Abbiamo valori, personalità, carattere, ed una nostra identità che ci rende unici come individui ancor prima di essere dei professionisti.
Di questi aspetti dobbiamo prenderne consapevolezza perché, esattamente come una marca, ognuno di noi quotidianamente comunica, anche quando è convinto di non farlo (pensa a tutte le volte che condividi un reel o un post). E tutta questa comunicazione insieme alle nostre azioni stabilisce, nella mente di chi ci intercetta, un ricordo ben preciso. Prendi tutti questi aspetti ed immagina a che impatto possano avere sul tuo posizionamento professionale.
CV & Personal Branding
Quante volte hai inviato un CV in modo seriale, senza cambiare una virgola tra una candidatura e l’altra? Oppure quante volte non hai dato il giusto risalto a delle informazioni? Magari per te scontate, perchè le conosci bene, ma necessarie per farti apprezzare dai recuiter e fargli dire “questa è la persona che potremmo volere da noi!”.
Qui entra in gioco il Personal Branding: una strategia che ha l’obiettivo, non solo di chiarire la nostra identità ma di mettere in luce la nostra essenza e condividere con gli altri quello che ci contraddistingue, rispetto a chi – per esempio – ha fatto i nostri stessi studi e si sta candidando per la medesima posizione.
Ma come si può utilizzare il branding per dare un booster alla nostra immissione nel mondo del lavoro?Uno dei primi strumenti che abbiamo a disposizione e che spesso sottovalutiamo, è proprio il curriculum. Guarda quì il modello che ho realizzato per me, ispirandomi al catalogo IKEA.
La comunicazioni di noi stessi, in quanto professionisti o futuri tali, va a braccetto con la messa a punto di un CV ad hoc. E ricordiamoci che la ricerca di un lavoro è un lavoro! Ogni candidatura che andremo ad inviare deve prevedere l’elaborazione di un documento orientato a quella determinata posizione.
Un vero e proprio biglietto da visita in formato A4, nostro e personale, e che deve rispecchiare la nostra identità.
Come scrivere un cv strategico
Lo so, scrivere il curriculum non è la cosa più divertente del mondo ma bisogna farlo. E visto che in ballo c’è molto bisogna partire da un obbiettivo ben preciso. Dobbiamo far emergere 4 elementi, come se fossimo una micro-impresa: la nostra immagine, i nostri valori, la nostra missione e la nostra visione. Così, quando arriverà il momento in cui decideremo di candidarci ad un’offerta, andremo ad attivare il nostro micro-ufficio marketing. Come fare:
Anali interna
Partiamo dall’analisi interna dei nostri punti di forza e, soprattutto, dei punti di debolezza. Fai un elenco di tutti questi aspetti, non aver timore di mettere nero su bianco le tue lacune. Prenderne atto ti metterà nelle condizioni di poterle affrontare e trasformare: eviterai così di dare risposte prive di senso o rimanere in silenzio, nel momento in cui l’HR ti chiederà “magari” qual è un tuo punto debole. Mostrare i propri punti deboli e dare consapevolezza su come si stanno affrontando verrà sicuramente premiato.
Analisi esterna
Guardando cosa accade esternamente, dobbiamo fare i conti con il contesto sociale ma anche economico. Prendi in esame le minacce che potrebbero arrivare e che non dipendono da te. Ad esempio con la pandemia alcuni ruoli si sono evoluti, sono cambiati, ed il mercato richiede nuove competenze. Riconoscerle, dandosi anche un obiettivo temporale per acquisirle, fa si che si tramutino in opportunità per noi. Inoltre, darai la percezione, a chi è di fronte, di essere una persona presente ed in grado di analizzare anche ciò che avviene al di fuori della propria area di comfort.
Un ottimo strumento che ti consiglio di utlizzare è la Personal SWOT Matrix di Luigi Centenaro che puoi scaricare gratuitamente qui
Il tuo pubblico
Ma questo non basta, studiamo il nostro pubblico: l’azienda per cui ci stiamo candidando. In questo caso è lei “Il Cliente” che vogliamo attrarre. Captare gli insight che ci vengono forniti dallo stesso annuncio di lavoro o dai canali social e sito web aziendale, rappresentano una’ottima opportunità di argomentazione all’interno della lettera di motivazione.
I tuoi competitor
E la strategia continua, con l’analisi dei nostri competitor. Diretti e potenziali. Guardare chi ci circonda, come comunica, cosa fa sui social, affinché possiamo differenziarci da loro nei nostri messaggi e nel modo in cui ci proponiamo e promuoviamo – ad esempio dei contenuti che raccontino cosa facciamo e quello per cui abbiamo studiato. Scarica la risorsa gratuita per analizzare i tuoi concorrenti.
Perché se non lo facciamo i risultati, anzi gli orrori, sono quasi sempre questi 2:
- Omologazione di massa
- Brutta copia di qualcun altro
Ma il personal branding, non è solo curriculum o web. Anzi, quest’ultimo non è altro che l’amplificazione di ciò che siamo nel mondo offline. Da come ci presentiamo al colloquio, all’attenzione che dedichiamo all’ascolto delle domande che ci vengono poste. Da come scriviamo una mail quando ci candidiamo ad un’offerta, a come nominiamo il nostro CV.
Tutto parla di noi e tutto va a stabilire nella mente di chi ci intercetta un ricordo, quella che chiamiamo prima impressione. Nel momento in cui acquisiamo un metodo per mostrare la nostra personalità e le nostre caratteristiche, siamo in grado di renderci memorabili e credibili agli occhi degli altri. Recruiters compresi.
Conclusione
La comunicazione personale, sopratutto per chi inizia a posizionarsi per la prima volta nel contesto lavorativo, viene ancora troppo spesso sottovalutata. Stesura del CV, gestione dei social network, lettera di presentazione, linkedin, colloquio, sono solo alcune delle cose di cui bisogna prendersi cura.
Avere metodo per differenziarsi ed attirare i recruiter è imperativo se si vuole emergere ed aumentare le probabilità di conquistare la posizione lavorativa ideale.
Vuoi saperne di più o vuoi un parere per il tuo CV? Scrivimi e facciamo due chiacchiere