Non ho mai nascosto le mie perplessità in merito a chi pubblica selfie sui social in maniera smodata. Perplessità legate non tanto ai selfie in se, quanto al possibile impatto su immagine e brand personale.
Mi spiego meglio. Condividere un selfie senza un pensiero logico in accompagnamento o senza un’informazione utile non serve a nulla. Eppure sono in tanti a farlo. Come mai?
Sono in treno perché vado a trovare i miei genitori…”mi faccio un selfie, così faccio vedere che viaggio!”
Sono all’evento X (e so benissimo che dopo mezz’ora andrò via)…”mi faccio un selfie, così faccio vedere che faccio cose e vedo gente!”
Sono nel ristorante Y (carissimo e non mangerò nulla)…”mi faccio un selfie così faccio vedere gli ambienti che frequento!”
Sono in un ambulatorio per delle analisi (noiosi controlli di routine)…”mi faccio un selfie così ti preoccupi e mi scrivi”
Insomma, qualsiasi sia la situazione o il contesto, l’occasione è troppo ghiotta per non mostrare agli altri attimi della nostra vita, che forse nemmeno interessano. La smania di apparire è troppo forte.
Ed è qui che spesso sfugge IL passaggio: una foto condivisa non dovrebbe avere l’obiettivo di gratificare il proprio ego o soddisfare le famose vanity metrics, bensì comunicare davvero qualcosa!
Anche perché le nostre foto, quelle dei nostri volti, hanno il vantaggio di riuscire a catturare maggiormente l’attenzione delle persone. Utilizzarle senza cognizione di causa corrisponde a vanificare un’opportunità per il proprio personal brand e per la diffusione di un messaggio potenzialmente valido. Perciò, al prossimo bellissimo selfie che ti farai…
Non dimenticare che:
- Bastano pochi secondi per fissare la famosa prima impressione.
- Ogni foto condivisa verrà percepita in un determinato modo.
- Ogni foto pubblicata potrà esser vista da chiunque (futuro datore di lavoro, clienti e si…anche tua madre!).
- Ogni condivisione deve avere un obiettivo: conversazioni e non chiacchiere.
- Ad ogni cosa che pubblichi abbina una motivazione valida.
- Prima di postare…pensa!
Infine, e poi giuro che il pilotto è terminato, fai attenzione al contesto in cui scegli di pubblicare il tuo selfie. In linea di massima, Instagram è il social più adatto per questo tipo di attività. Anche su Linkedin si può fare (in modo molto più sporadico) a patto che ci sia in accompagnamento un contenuto coerente e di valore.
Ed ora…dov’è il mio smartphone?