Ricordi quando l’intelligenza artificiale sembrava un’idea futuristica? Sembra ieri, eppure l’AI ha avuto un vero e proprio exploit negli ultimi anni, ed è innegabile che nel marketing e nella comunicazione (come in tanti altri settori) il suo impatto si sia fatto sentire.
Intelligenza artificiale: c’è chi la demonizza, chi la enfatizza e chi preferisce ignorarla.
Per me, soprattutto nel personal branding, va vista per quello che è: esattamente con i social network si tratta di uno strumento che abbiamo a disposizione e che possiamo impiegare a nostro vantaggio, purchè venga utilizzato in un’ottica di complementarità piuttosto che di sostituzione.
L’AI non può sostituire l’aspetto umano
Il mondo in cui viviamo è iper-competitivo: il mercato non fa altro che proporre prodotti o servizi simili tra loro. C’è solo una cosa che la tecnologia non potrà mai eguagliare ed è l’aspetto umano con la sua capacità di distinguersi rispetto alla massa. Per tale motivo oggi non mi sento di dirti, in alcun modo, che l’intelligenza artificiale sostituirà la persona, la sua umanità e la sua preziosa individualità nel personal branding.
E proprio su questo ho tirato in ballo anche il tanto discusso OpenAI, a cui ho chiesto un’opinione sull’argomento. Mi ha risposto così:
Nonostante l’intelligenza artificiale (AI) offra numerosi vantaggi nel campo del personal branding, è estremamente improbabile che possa sostituire l’elemento umano. Il personal branding si basa sulla costruzione di connessioni autentiche e significative con il pubblico, e l’aspetto umano è fondamentale per distinguersi, creare fiducia, empatia e relazioni durature.
Che dire, l’ha scritto OpenAI! Anche se la sua opinione è parziale. Il fattore umano è alla base del personal branding. ChatGTP non ha fatto altro che democratizzare dati, informazioni, immagini, articoli o post per un’infinità di professionisti ed aziende. Ma, nonostante la democrazia, il rischio è di cadere nell’omologazione e riuscire a distinguersi dagli altri potrebbe diventare una sfida nella sfida.
L’intelligenza artificiale, pertanto, non potrà mai sotituire la capacità che una persona ha di entrare in empatia con un altro essere umano, di provare gioia, di trasmettere emozioni, di ispirare chi gli è accanto, di creare delle relazioni o di costruirsi una solida reputazione.
I 2 benefici del Personal Branding nell’era dell’AI
Non sono qui per dirti di ignorare i vantaggi dell’intelligenza artificiale. Anzi, ti dico di studiarli e comprenderli a fondo. Ma proprio in questa era dell’Intelligenza Artificiale, in cui la società sta ricorrendo in massa a questa nuova tecnologia, voglio approfondire con te 2 benefici immediati del personal branding che l’AI non potrà mai conquistare.
Guadagnare fiducia attraverso la connessione umana
La relazionalità è un pilastro fondamentale per stabilire un legame con il nostro pubblico ed un algoritmo non potrà mai assolvere la funzione di guadagnare la fiducia di un vero essere umano al posto nostro. L’intelligenza artificiale può essere intelligente, ma sostituire la persona che sta dietro al brand, con la sua storia, i suoi valori ed il suo scopo, non gli è concesso perchè impossibile.
L’appeal e la necessità di brand autentici aumenterà
In realtà non si tratta di una novità assoluta. Il mercato online è stracolmo di brand e – ahimé – personal brand, molti simili tra loro. Di conseguenza, il pubblico ha iniziato a fidarsi sempre meno di chi risulta artefatto e, soprattutto, senza volto (hai presente l’importanza di metterci la faccia?).
Il punto è che tu, io e tutte le persone vogliono sentirsi bene con i brand e con le altre persone che sostengono, scegliendo di gravitare verso quelli con cui sentono un legame. A maggior ragione con l’avvento dell’AI, questa esigenza sarà amplificata.
Conclusioni
L’intelligenza artificiale esiste e continuerà ad evolversi ed essere utilizzata. Sarà responsabile di molti contenuti aridi e privi di personalità, il che significa che hai un enorme vantaggio. Dovrai puntare ancora di più sul tuo talento, la tua comunicazione e la capacità di stringere e coltivare delle sane relazioni! E quando ti capiterà di perdere di vista la bussola ricorda che:
le persone vogliono lavorare con altre persone…non con delle macchine.